TSU il social network che paga gli utenti

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In breve

In questo post parleremo di un social network di cui pochi sono a conoscenza. Il social network in questione è Tsu, una piattaforma simile a Facebook che distribuisce i ricavi pubblicitari con i propri utenti. Una caratteristica che negli ultimi mesi ha dato vita ad innumerevoli discussioni.
Nello specifico, in questo post potrai leggere:

 – TSU il social network che paga gli utenti – Cos’è e che filosofia ha,

 – TSU il social network che paga gli utenti – Come funziona,

– TSU il social network che paga gli utenti – La faida con Facebook,

– TSU il social network che paga gli utenti – Differenze con Facebook.

Buona lettura.

TSU il social network che paga gli utenti

TSU il social network che paga gli utenti – Cos’è e che filosofia ha

image courtesy of www.tsu.co

Tsu è un social network simile a Facebook dove ci si può iscrivere solo su invito. Ideato da Sebastian Sobczak nel 2013, Tsu prevede la redistribuzione dei ricavi pubblicitari con i propri iscritti. La piattaforma infatti si propone di premiare gli utenti per ogni singola attività social: dai contenuti che pubblicano alla rete di contatti che sviluppano.

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Un social network che fa della qualità uno dei suoi punti di forza e la cui mission è valorizzare gli utenti iscritti, i contenuti che questi condividono con la propria rete contatti e nel web.

TSU il social network che paga gli utenti – Come funziona

Come già anticipato sopra, Tsu è un social network a cui ci si può iscrivere solamente su invito. Per cui se volete diventare uno ‘Tsu User‘, dovete prima conoscere qualcuno che sia iscritto.

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Come altre piattaforme social, anche Tsu offre servizio di advertising. La differenza è che Tsu ripartisce una percentuale con gli utenti, premiandoli per la loro produttività. Nello specifico il social ripartisce il 90% dei ricavi pubblicitari con ogni utente e la sua rete contatti, o come dicono quelli di TsuFamily Tree.

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In questo modo, anche l’ultimo contatto appartenente alla rete (family tree) dell’utente alfa trae beneficio riscuotendo la sua fetta, come mostra la figura qui sotto.

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Ripartire i ricavi pubblicitari è di sicuro un enorme incentivo per gli utenti che saranno invogliati a pubblicare di più ed espandere la propria rete.  Questo sistema di ripartizione inoltre mette in condizione Tsu di essere la prima scelta garantendosi l’esclusività dei contenuti: che si tratti di una foto, di un articolo o di un semplice status.

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Di certo Tsu è un social network che non passa inosservato. Non solo per la filosofia che lo contraddistingue ma anche per altro: nei suoi primi 6 mesi di vita ha avuto 3,5 milioni di iscritti – meglio di Facebook e Twitter ai tempi – e nel suo primo anno è stato scelto come Media Partner dell’anno da parte della Media A Wish Foundation.

TSU il social network che paga gli utenti – La faida con Facebook

Nel precedente paragrafo abbiamo parlato di esclusività. Un parola, un concetto divenuto l’ago della bilancia nella faida tra Tsu e Facebook. Ma andiamo per gradi.

Fino a Settembre scorso, la piattaforma Tsu era connessa a Facebook. Qualsiasi utente di Tsu poteva condividere i propri post anche sul social network più famoso al Mondo, Facebook. Poi qualcosa è cambiato. Gli utenti che da Tsu volevano condividere i propri contenuti anche su Facebook, non potevano più farlo. Facebook dal giorno alla notte ha deciso di bloccare tutti i contenuti provenienti dalla piattaforma Tsu,  e non solo. Facebook infatti ha tolto la possibilità anche di citare la piattaforma concorrente. Un’azione di  “embargo” che si è estesa anche sulle altre piattaforme controllate dal colosso di Menlo Park: Messenger ed Instagram.

In sostanza Facebook giustifica il proprio comportamento segnalando come SPAM il competitor accusandolo di spingere gli utenti a pubblicare e condividere senza sosta intasando così le bacheche con post non sempre graditi. A tali accuse, Tsu replica sottolineando che gli utenti hanno agito in piena libertà e che la Policy di Facebook non è stata violata. Una versione dei fatti che di certo no ha convinto Zuckerberg e la sua azienda che oltre a bloccare hanno fatto piazza pulita ripulendo Facebook da vecchi post, link e citazioni che facevano riferimento a Tsu. In numeri, parliamo di oltre 1 milione di post eliminati.

Anche l’opinione pubblica è divisa. C’è chi supporta Tsu accusando Facebook di concorrenza sleale e c’è chi invece sostiene Facebook confermando l’attività di SPAM  da parte di Tsu.

Ancora non si conosce l’esito di questa battaglia ma Facebook ha affermato che sbloccherà Tsu solo quando gli sarà garantita l’esclusività dei contenuti.

 TSU il social network che paga gli utenti – Differenze con Facebook

La differenza più grande tra Tsu e Facebook è la ripartizione dei ricavi pubblicitari con i propri utenti iscritti: il primo lo fa mentre il secondo no.
Esistono altre due differenze sostanziali tra il social di Sobczak quello di Zuckerberg.  La prima riguarda la visibilità dei contenuti: a differenza di Facebook, Tsu non filtra i post. Tutti gli utenti che seguono il tuo profilo vedranno i contenuti che pubblichi mentre Facebook ormai da tempo mostra solo una piccola percentuale dei contenuti che pubblichi. La seconda significativa differenza tra Tsu e Facebook riguarda i gruppi: nel primo, attraverso il gruppo, quindi i follower, è possibile fare beneficenza in modo automatico mentre nel secondo non esiste nulla di tutto ciò.

Adesso la parola passa a te!
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Grazie per l’attenzione, ti diamo appuntamento al prossimo post.